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Poca concentrazione: 3 motivi e soluzione

La poca concentrazione è sempre più diffusa ed è uno dei problemi maggiori nello studio e nel lavoro

E aver poca concentrazione non è la stessa cosa di essere distratti.

La distrazione deriva da input esterni a noi:

  • la notifica di facebook
  • la telefonata
  • la scrivania con oggetti non appropriati
  • poco ossigeno nella stanza in cui ti trovi

La poca concentrazione deriva da fattori che dipendono dal nostro stato interno:

  • dormito poco o male
  • problemi di digestione
  • problemi di vista
  • scarso livello di energia

insomma, ci siamo capiti.

Se la tua mancanza di concentrazione è dovuta ad un livello basso di energia, leggi anche questo articolo https://apprendimentocompleto.com/web/apprendimento-yoga/

Ogni giorno aumentano sia le cose da fare e da imparare, sia le fonti di distrazione.

E quando devi imparare qualcosa è fondamentale che il tuo focus sia ben indirizzato.

Se il tuo livello di concentrazione è basso i tempi e lo sforzo per ottenere dei risultati al di sopra della media, nello studio, sono

In psicologia si parla di flusso, nello sport molto probabilmente hai  sentito nominare la trance agonistica, in riferimento al comportamento specifico di un atleta.

Poca concentrazione: esistono tecniche specifiche per combatterla?

il-motivo-numero-1-della-poca-concentrazione

Prima di tutto iniziamo a scoprire 3 motivi per cui è difficile concentrarsi, prendendo in considerazione:

  1. la mente
  2. l’ambiente
  3. le emozioni

1. Qualcuno ti ha mai insegnato come funziona la tua mente?

So benissimo che la domanda è troppo generica, perché dipende anche dallo scopo per cui la utilizzi, in questo caso faccio riferimento alla concentrazione.


Hai sicuramente notato che quando inizi a concentrarti sei già all’interno di un processo che è iniziato con una decisione e un’azione.

Faccio un esempio:

Devi imparare un capitolo o una relazione di lavoro, decidi di iniziare e ti organizzi ponendoti un obiettivo.

  • conosci più o meno il tempo che ci dedichi
  • la fatica che dovrai affrontare
  • elimini le distrazioni attorno a te (telefono, social network..)
  • crei un ambiente favorevole
  • fai mente locale sull’argomento
  • inizi ad avere le idee sempre più chiare sull’argomento che stai trattando

Dopo un pò inizi a percepire il tempo in maniera diversa, quasi distorta, e l’unica cosa che esiste in quei momenti è la relazione tra te e ciò che stai imparando.


Un senso di consapevolezza e di controllo.

Mai capitato? 

Tutto questo processo significa concentrarsi.

Sono sicuro che quando eri piccolo lo hai provato molto spesso, con i tuoi giocattoli preferiti:

tutti i bambini imparano attraverso il gioco.


E non a caso i bambini imparano più in fretta e la loro mente per la maggior parte del tempo utilizza delle frequenze diverse dall’adulto.


Oltre ad avere un approccio, un atteggiamento e altri fattori che contribuiscono a questa differenza, chiaramente.

Motivo n°1: concentrarsi a livello mentale

il-motivo-numero-2-della-poca-concentrazione

Il primo elemento da seguire se vuoi ottenere un buon livello di concentrazione è imparare a rilassarti.

Il rilassamento serve per poter accedere ad uno stato mentale in cui le frequenze della tua mente sono più predisposte all’apprendimento.

Più le frequenze sono basse, più il livello di apprendimento migliora:

viceversa, più siamo agitati e nervosi, più difficoltà abbiamo a capire.


Un punto fondamentale da capire è che la mente, le emozioni, le sensazioni, sono tutte interconnesse ed è nell’equilibrio che puoi trovare la soluzione alle difficoltà.

Equilibrio che può migliorare anche se intervieni in un singolo aspetto.
Delle emozioni ti parlo nel terzo punto.

Qual è la tecnica migliore per concentrarsi a livello mentale?

In assoluto non ne esiste una migliore delle altre:

La domanda corretta è

” qual è la tecnica migliore per concentrarsi a livello mentale PER TE”

Per onestà nei tuoi confronti, posso darti delle indicazioni da adattare, se vuoi soluzioni personalizzate contattami usando gli strumenti a fine articolo:

  • utilizza una tecnica di respirazione specifica: la respirazione è uno dei metodi più potenti, diretti e veloci per modificare gli stati emotivi e fisici. Nel corso di lettura che metto a disposizione gratuitamente se ne parla con esempi pratici.
  • impara una tecnica di visualizzazione.
  • Se sei particolarmente emotivo/ansioso, impara una tecnica di bilanciamento energetico: se conosci bene l’agopuntura sai che i principi di funzionamento sono gli stessi.
  • utilizza come musica di sottofondo un determinato tipo di musica (qualcuno preferisce il silenzio)

Del tipo di musica da preferire e da evitare, ne ho parlato in questo articolo.

Motivo n°2: concentrarsi grazie all’ambiente favorevole

il-motivo-numero-2-della-poca-concentrazione

Che caratteristiche deve avere l’ambiente attorno a te per farti evitare le distrazioni?


Cosa bisogna assolutamente evitare?

Il grande nemico della concentrazione è il multitasking e il continuo stimolo di tutto ciò che ci circonda:


sei di fronte alla tua relazione, inizi a leggere ed ecco che suona il telefono..

di fronte a te hai il computer e ti accorgi che su facebook ti è arrivata una notifica.


Sicuramente si tratta di una notizia importantissima e anche se fingi di ignorarla, nei tuoi pensieri ogni tanto spunta la curiosità a leggerla. 😉

Un ambiente efficiente è sgombro da tutti quegli oggetti che in quel contesto non sono strettamente necessari, ogni elemento è a rischio distrazione.

Ma ci sono degli elementi importantissimi di cui di solito non facciamo caso:

  1. la postura
  2. posizione del testo/computer
  3. fonte di luce

1. La postura incide sullo stato psicofisico.

Ad esempio, se non sei seduto correttamente, tenderai a stancarti molto prima.
La sedia dovrebbe studiata per la cura della tua schiena.

La posizione può incidere anche sulle cervicali ed essere responsabile di fastidiosi mal di testa.

2. Il testo dovrebbe essere posto a 45° rispetto ai tuoi occhi (linea dello sguardo).

3. La posizione della luce dovrebbe essere laterale, senza creare riflessi o fastidiose ombre.

Nel caso di uno schermo, il livello di illuminazione della stanza deve essere più basso.

Motivo n°3: concentrarsi grazie all’equilibrio delle emozioni

il-motivo-numero-3-della-poca-concentrazione

L’equilibrio emotivo è il terzo fattore più importante per concentrarsi in modo adeguato.

Non so se sia il tuo caso, ma può capitare che per colpa dell’eccessiva emotività, non riesci a concentrarti in nessun modo.

Di solito i problemi di natura emotiva si fanno vivi nel momento di affrontare la prestazione, esame o interrogazione.

Purtroppo a volte, se sottovalutati e trascurati, possono trasformarsi in ansia e panico.

Ha più a che fare con la fase del ricordo, nel momento in cui ci relazioniamo e dobbiamo dimostrare di aver imparato.

Può capitare anche di avere un periodo storto, vuoi per la fine di una relazione, per la paura di non trovare/perdere un lavoro, eccessiva paura della critica.

In questi casi le distrazioni emotive possono essere più o meno sempre presenti.

Il rischio è di avere un livello di ansia eccessiva quasi sempre presente, anche se a livello latente, pronto ad uscire nei momenti meno opportuni.

E’ più difficile controllare le emozioni rispetto ai pensieri, perché sono più “veloci”, colpiscono immediatamente e in modo inaspettato.

Pensaci:
quando sei innervosito hai tanta o poca concentrazione?

Infatti è il sogno di qualsiasi persona che inizia un percorso interiore e solo in pochissimi al mondo sono riusciti a raggiungere lo scopo (forse).

Ora, questa non è una guida per diventare guru (anche perché non esiste ), cerco di darti solo delle indicazioni..

cerca di interpretare bene quando uso termini come “equilibrio emotivo” oppure “controllo delle emozioni”.

I segnali possono essere:

  • pallore
  • sudorazione eccessiva
  • difficoltà a parlare normalmente (eccessivamente/silenzio/tartagliare)
  • respirazione non regolare

La tensione è utile perché ti dà la spinta giusta, ti tiene in allerta.
Il problema è quando diventa ingestibile ed eccessiva.

Quali possono essere dei rimedi immediati?

Dipende dall’intensità e dalla durata.

A seconda dell’intensità, può essere utile contattare un professionista (psicologo) o fissare una sessione di counselling o coaching:

i risultati possono essere stupefacenti.

Per diminuire l’impatto emotivo, quasi tutti i suggerimenti sono gli stessi che ho indicato nel punto 1:

  • tecniche di respirazione
  • tecniche che prevedono particolari posture per il bilanciamento energetico (agopuntura, eft..)
  • “scaricare” la tensione con una passeggiata
  • “scaricare” la tensione cantando o ballando
  • intervieni comunque sul comportamento, facendo cose che sai ti piacciono e ti fanno scaricare le tensioni

Se scegli di fare dei rilassamenti per un maggior equilibrio emotivo, assicurati di avvicinarti il più possibile ad una prevalenza di onde Delta (rilassamento profondo).

Le onde Delta sono le frequenze che ci danno accesso alla consapevolezza del nostro aspetto emotivo con più facilità.

Anche questo breve video può farti capire come risolvere il problema della poca concentrazione:

E tu, ti rivedi in qualche aspetto che ho descritto nell’articolo?

Riconosci una delle problematiche che ho elencato o utilizzi una particolare strategia vincente?

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