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Come gestire troppe informazioni

Perché è importante sapere come gestire troppe informazioni?

Hai la sensazione di avere sempre meno tempo?

E’ un problema di tempo o di mole di informazioni?

Quanto incide ciò che leggi e studi nelle tue decisioni?

Pensa per un attimo a tutto il materiale che ti passa davanti agli occhi tutti i giorni, a tutte le cose che devi sapere, conoscere e imparare.

Rispetto a qualche tempo fa, i ritmi sono aumentati o diminuiti?

Già, e non puoi permetterti di fermarti, perché il mercato e la concorrenza non stanno li’ ad aspettare, bisogna essere sempre un passo avanti.

Se tanto tanto tempo fa, in una galassia lontana c’erano tv, radio, giornali e libri, nel giro di pochi anni, si sono aggiunti e moltiplicati i canali di trasmissione attraverso la rete.

Se vuoi (in)formarti, puoi accedere comodamente a video, Pdf, podcast, piuttosto che a webinar.

Quando e dove vuoi.

La scarsità non è più un problema, al contrario rischi di essere travolto da troppo materiale.

Il rischio

Ora, il problema è la gestione delle informazioni:
se conosci e applichi almeno le tecniche di apprendimento veloce principali, come ad esempio le tecniche di memoria, le mappe e la lettura veloce, hai una marcia in più.

Queste tecniche ti fanno fare un salto di qualità necessario e ti danno un vantaggio competitivo, ma da oggi non sono più sufficienti.

Anzi, da un certo punto di vista, possono essere dannose, perché il framework con cui in genere sono insegnate, non è più valido.

L’idea di base da cui parte tutto è:

assimila tantissime informazioni in meno tempo

Peccato che si ferma tutto a questo concetto, perché sei messo in una posizione di continuare ad aggiungere materiale.

Per adattarsi alle esigenze e ai ritmi della nuova società, che come abbiamo visto produce ogni giorno nuovi contenuti, IL FRAMEWORK HA BISOGNO DI UN FORTE UPGRADE.

Non puoi più permetterti di usare con la stessa efficacia, le strategie di apprendimento che usavi fino a pochi anni fa

Non prendo nemmeno in considerazione tutte quelle situazioni in cui, pur di vendere un libro o un corso, vengono fatte promesse o consigliate strategie che sono al limite dell’assurdo.

Ma se aiutano a vendere i loro prodotti..


personalmente mi dispiace, ma di certo i gonzi e gli opportunity seeker non corrispondono al profilo del mio cliente tipo, idem per i contatti nella vita privata.

Trogloditi get out from here!

le-false-promesse-dei-fuffa-coach

Ragionare in termini di “più informazioni in meno tempo” è sempre meno efficace, perché non ti pone limiti e rischia di aumentare il tuo livello di stress e confusione.

Perché il ragionamento non tiene conto del TROPPO.

E l’abbondanza può diventare una trappola da non sottovalutare.

Attento alla trappola

Accumulatore seriale

Permettimi un paragone, nel rispetto di chi soffre di questo disagio, con un fenomeno che sembra sia in espansione, quello della disposofia.

Mi serve solo per fare più chiarezza col tema dell’articolo, è palese che dietro alla disposofia c’è dolore, disagio, malattia.

Ci sono delle strutture di pensiero simili tra chi accumula oggetti in maniera ossessiva e chi scarica continuamente da internet documenti, pdf, raccoglie link di articoli e video.

Nel mondo “reale”:

Superare un certo numero di oggetti dentro una stanza, porta a confusione e sporcizia.
Gli oggetti non vengono buttati perché la persona pensa che “possono sempre tornare utili”, “sono dei ricordi”…

C’è difficoltà a buttare via gli oggetti o è il risultato di un numero eccessivo di acquisti.

O entrambe le cose.

Nel mondo online:

Ricercare e accumulare informazioni, aumenta la confusione e diminuisce concentrazione e memoria, come minimo.
Le informazioni non vengono cestinate perché “possono sempre servire”, “quel corso l’ho pagato centinaia di euro”.

..anche se il corso spiega come installare Windows XP.

La persona non “sa” come buttare via le cose, è senza una strategia cognitiva interna.

Infobesity

Se il paragone ti sembra assurdo, cosa dire degli studi che paragonano l’utilizzo di informazioni al “consumo di alimenti”?

Chi tende a voler essere preciso, approfondire gli argomenti o è molto curioso, è a rischio:
è in atto una crescita esponenziale di contenuti.

Se Youtube, Facebook, Google mettono a disposizione tonnellate di informazioni, devi essere tu il primo a strutturarti, a seguire delle regole e mettere dei limiti nella ricerca?

Facciamo un esempio semplice:

conosci qualcuno che ha il disco del Pc, l’Hard disk, pieno di dati?
Quanti di quei dati in realtà servono veramente?

Che senso ha salvare su hard disk dei Pdf, file audio, video, che si sa già non verranno mai visti?

Ha ancora meno senso salvare guide e tutorial, visto che già dopo pochi mesi, molte delle cose insegnate in quei prodotti diventano obsoleti.

Ha senso conservare un tutorial per installare Windows XP?

Oggettivamente, una guida specifica sull’utilizzo della pubblicità su Facebook, ha una validità di pochi mesi.

Quindi, pensare di non cancellarla perché “può sempre servire”, non ha proprio senso.

Anzi, cestinarla ti torna molto utile come esercizio di pulizia mentale.

Impara a dire di no, eliminare, togliere.

E’ molto utile imparare a fare degli esercizi mirati di rilassamento, come spiego nel percorso di Apprendimento Completo.

Parti dalla direzione opposta

Per capire come gestire troppe informazioni, bisogna fare il ragionamento partendo dalla parte opposta.

Bisogna avere ben chiaro:

  • l’obiettivo
  • cosa ti serve davvero per raggiungerlo
  • gli strumenti per cercare le informazioni

Devi essere consapevole dei criteri che ti servono a distinguere le informazioni di qualità da quelle scarse, sbagliate ed effimere.

Fissa bene in mente le regole fondamentali:

  • limitare
  • scegliere
  • eliminare

e utilizza tecniche specifiche per imparare molto più velocemente quello che hai scelto di approfondire.

Questo processo ti permette di risparmiare più tempo, imparare con i ritmi giusti e migliorare nettamente la tua concentrazione.

Nella nostra società il livello di distrazione sta crescendo in maniera esponenziale.

Non a caso ogni giorno spuntano libri, corsi, articoli che spiegano a focalizzare la tua attenzione ed eliminare la distrazione.

Nella tua strategia di apprendimento devi inserire un mindset, per controllare con facilità 3 punti fondamentali:

  • il tempo
  • skill interne
  • le informazioni che veramente ti servono
il-mindset-per-saper-gestire-le-informazioni

1-Tempo

Come gestire il tempo e combattere uno dei nostri nemici più potenti:
la distrazione.

Per spiegare bene il concetto di tempo, non basta un libro di mille pagine e bisogna tirare in ballo filosofia, matematica e fisica, compresa quella quantistica.

Distinguiamo tra

  • Kronos > tempo quantitativo
  • Kairos > tempo qualitativo

Per non andare fuori tema, ti riassumo la cosa in pochi concetti, facendo riferimento a Mr. Kronos, il tempo che abbiamo la necessità di contare e quantificare.

Quello che fa riferimento ai ritmi, alla pianificazione, alla gestione.

Il tempo è la risorsa più importante che abbiamo e la più difficile da gestire, perché la nostra mente non riesce a rappresentarlo in modo preciso.

Se ti trovi nella condizione di dover gestire troppe informazioni, il tempo è il parametro più importante che devi controllare

Certo, ci sono degli esercizi di visualizzazione che ti permettono di gestire il tuo orologio interno, ma devi imparare a lavorare sotto soglia cosciente, con delle tecniche di rilassamento specifiche.

Inoltre, per definire il tempo abbiamo quasi sempre bisogno di parole che fanno riferimento allo spazio:

  • si è preso una pausa “enorme”
  • per vedere un risultato bisogna aspettare un “arco” di tempo

..oppure facciamo riferimento alle sensazioni.

Anche gli strumenti che abbiamo per misurarlo, rischiano di fregarci.

Se utilizzo un orologio o un calendario, posso inserire delle scadenze, organizzarmi con delle pause, ma ad  un livello metaforico più profondo, l’inconscio lo percepisce come una risorsa infinita.

Difficile?
Stesso concetto utilizzando 2 figure.

La prima rappresenta il tempo circolare, quello che non ha né inizio né fine.

gestione-del-tempo-circolare

La seconda rappresenta il tempo lineare e circoscritto, con un inizio e una fine.

gestione-del-tempo-lineare

Probabilmente con queste due immagini il concetto è più chiaro, per l’incoscio sicuramente, visto che comunica meglio attraverso le metafore e i simboli.

Quando hai bisogno di tenere sotto controllo il tempo durante lo svolgimento di un’attività, è meglio usare strumenti che lo limitano e meglio ancora se ti danno l’idea di togliertelo.

Un conto alla rovescia, per esempio.

Perché diamo più importanza alle cose che ci vengono tolte, piuttosto che a quelle che ancora non abbiamo e possiamo ottenere.

Ecco perché la tecnica del pomodoro funziona:

  • scegli l’attività
  • calcola periodi di 25 minuti
  • inserisci pause di 5′
  • ogni 4 periodi, la pausa deve essere compresa tra i 15-30′
  • durante la pausa fai altro, cerca di sfruttare bene questo periodo

Attenzione:

il focus deve essere orientato sull’attività, non sul tempo.

calcola e limita il numero dei periodi (chiamali pomodori, mele, pere.. come preferisci), altrimenti ne riempi un camion e non hai ancora terminato il compito.

Le pause sono fondamentali, perché mentre fai altro per riprendere la carica, la mente ha bisogno di fare il punto della situazione rielaborando.

Vantaggi:

  • percepisci che il tempo a disposizione è sempre meno
  • il tempo è ben circoscritto
  • scatta il principio di urgenza
  • diventi consapevole del tempo necessario a portare a termine gli impegni
  • diventi consapevole del tempo che rischi di perdere
  • il potere della distrazione diventa tangibile
  • impari ad aumentare il controllo su te stesso
  • migliori il controllo su ciò che fai
  • la concentrazione resta alta

E’ uno degli strumenti migliori per combattere la distrazione.

Se lavori online o utilizzi spesso internet, fai attenzione:

la rete è diventata uno splendido strumento per trovare quello che ti serve,ma anche il tuo più grande alleato, se non lo gestisci bene, ti si rivolge contro:


l’informazione, quando si confonde con l’intrattenimento, si trasforma in distrazione.

E probabilmente sai benissimo che davanti al Pc perdi il senso del tempo, perché accedi ad uno stato quasi ipnotico.

2- Skill interne

Sono tutte quelle capacità, tratti del carattere e della personalità, che ti aiutano ogni giorno a superare gli ostacoli, a raggiungere i tuoi sogni, che non ti fanno mollare.

Quelle energie che una volta a terra ti fanno rialzare.

Puoi chiamarle

  • resilienza
  • resistenza
  • tenacia
  • autocontrollo
  • fiducia di sé
  • fiducia negli altri
  • empatia

Tu quali pensi di avere e quali vorresti imparare a usare?

Si’, quelle che desideri possono far parte della tua vita.

Io non credo nel concetto assoluto del talento:
credo piuttosto al sacrificio, alla voglia di farsi il culo e di non mollare.
All’attenzione nelle cose e nei confronti delle persone.

E queste sono attitudini che si possono migliorare o imparare.

Come ben spiega Trabucchi in 2 splendidi libri.

Ti consiglio di leggere l’anteprima almeno di uno, in versione ebook, cliccando sull’immagine qui sotto:

ebook-copertina-libro-trabucchi-tecniche-resistenza-interiore

Per il tuo futuro, per i tuoi progetti, per migliorare il tuo livello di apprendimento, quali sono le caratteristiche che ti servono?

Quali sono le capacità che ti aiutano di più e che vuoi avere?

Nota bene, si sta diffondendo la consapevolezza che molti posti di lavoro spariranno e tante attività saranno impraticabili senza un continuo aggiornamento, senza tener conto della concorrenza..

Tu sei fra quelli a rischio?
Cosa stai facendo a proposito?

3- info

La terza parte del mindset è rappresentata dall’approccio migliore da avere con le informazioni.

E’ un approccio olistico, nel senso che non riguarda solo quelle che devi imparare, ma anche quelle che tu insegni o comunichi.

I criteri sono:

  • semplicità
  • leggerezza
  • comprensibilità
  • chiarezza
  • sintesi

Nel modo di scrivere e di comunicare i professionisti utilizzano sempre questi principi.

Se assimili questo modo di gestire le informazioni, la tua velocità di apprendimento migliora del 100%, come minimo.

Inoltre, migliori il tuo livello di comunicazione con i clienti, fornitori e perché no, anche con gli amici.
Tutto questo ti permette di raccogliere molti più risultati.

Tanto per fare un esempio, ci sono tecniche specifiche tipo l’Elevator Pitch, che ti aiuta a dare una risposta sintetica, mirata e chiara a una domanda tanto semplice quanto complicata:

“di cosa ti occupi?”

Anche se l’Elevator Pitch è noto nell’ambito delle startup,  i principi e la struttura restano validi anche nel tuo contesto.

La strada per imparare come gestire troppe informazioni, naturalmente incrocia tutte le professioni che fanno della comunicazione il loro cavallo di battaglia, come la vendita e il marketing.

E la strada incrocia molte buche, tra queste ci sono le fake news:

Cosa sono?
Come riconoscere le fake news?
Come evitare di prendere decisioni sbagliate per colpa delle fake news?

Leggi qui:
come evitare decisioni sbagliate

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