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Come studiare: un segreto che devi assolutamente conoscere

Come studiare un libro?
Come studiare un testo?

Bisogna prima partire da un presupposto preciso:

non bisogna fare riferimento al contenuto del testo, ma alla sua struttura.

Capire come studiare un libro significa in sostanza fare una meta analisi.

Solo dopo aver effettuato questa fase, puoi concentrarti sui contenuti.

Concentra la tua attenzione prima sul “come” e solo successivamente sul “cosa”.

La ricerca consiste, in sintesi a individuare quanti capitoli ci sono, come sono scritti, se la formattazione del testo è semplice da leggere, leggera a livello visivo.

Cosa trovi nell’ articolo

Da dove partire

L’effetto Muro

L’ Atteggiamento

Come Studiare un Libro

Conclusioni


Prima il “come”, poi il “cosa”

capire-prima-la-struttura-di-un-testo-per-capirlo

Ti sarà sicuramente capitato di voler sapere come studiare un libro e i motivi possono essere:

  • per fare prima
  • per capire meglio
  • fare meno fatica
  • nel caso di un libro scolastico, per prendere un bel voto
  • essere più bravo nella tua professione

Capire come studiare un libro può tornarti molto utile e non solo per i motivi che ho elencato qui sopra.

Innanzitutto devo farti alcune premesse:

nella fase della comprensione di un testo ci sono molte variabili, molte delle quali soggettive, infatti le cose cambiano in base al livello di conoscenza o per come il libro è scritto.


Ad esempio, ti è mai capitato di leggere dei testi strutturati in questo modo?

Effetto Muro

formattazione-testo-migliore-per-leggere-e-studiare

Questo è quello che io chiamo “effetto muro

Come studiare un libro:molte volte semplicemente la forma, per come è stato scritto, e tante altre variabili, possono influire sull’atteggiamento che hai riguardo lo studio, l’ impatto emotivo può essere negativo (del tipo: che mattone!) oppure positivo perché scritto in caratteri ben leggili e con una struttura snella. Ma andiamo ad addentrarci sulla struttura generale di un testo: in realtà un libro è una miniera di informazioni, che la maggior parte delle volte tralasciamo perché nessuno ci ha insegnato come estrapolarle…fino ad oggi. Vediamo quindi qui di seguito le suddivisioni fondamentali che ti aiuteranno a capire “come è formato e come studiare  un libro” e ti faranno diminuire drasticamente i tempi di apprendimento. La copertina di un libro è formata da un titolo, da un sottotitolo e da un autore: il titolo a volte può essere fuorviante o costruito ad hoc per una pura e semplice strategia di marketing (far attirare l’ attenzione e farsi vendere il più possibile), quindi ti consiglio di porre più attenzione al sottotitolo perché indica l’ argomento trattato. E’ come se il titolo fosse la carta regalo e il sottotitolo la scatola del regalo aperta. Da un autore(i): capire chi è, la sua storia e la storia di pensiero…dai una letta anche veloce e superficiale.. avere queste informazioni ti farà capire meglio le motivazioni di ciò che è scritto.”

Sicuramente ti sei già trovato di fronte a testi simili, con il testo scritto in caratteri piccolissimi, talmente piccoli che solo dopo pochi minuti già iniziano a bruciarti gli occhi.

E più pagine leggi, più fai fatica a seguire.

Tutta fatica in più, oltre allo sforzo di dover restare concentrato sulla comprensione.

E allora devi armarti di buona volontà, matite o pennarelli colorati per sottolineare ed evidenziare le parti più importanti, inserire tante note a lato che ricordano le suddivisioni per concetti..

Riprova a leggere cosi’


Come studiare un libro:


molte volte semplicemente la forma, per come è stato scritto, e tante altre variabili, possono influire

  • sull’atteggiamento che hai riguardo lo studio
  • l’ impatto emotivo può essere negativo (del tipo: che mattone!)
  • oppure positivo perché scritto in caratteri ben leggili e con una struttura snella. 

Ma andiamo ad addentrarci sulla struttura generale di un testo:


in realtà un libro è una miniera di informazioni, che la maggior parte delle volte tralasciamo perché nessuno ci ha insegnato come estrapolarle…fino ad oggi.


Vediamo quindi qui di seguito le suddivisioni fondamentali che ti aiuteranno a capire come è formato e come studiare un libro e ti faranno diminuire drasticamente i tempi di apprendimento.

La copertina di un libro è formata da un titolo, da un sottotitolo e da un autore:

  1. il titolo a volte può essere fuorviante o costruito ad hoc per una pura e semplice strategia di marketing (far attirare l’ attenzione e farsi vendere il più possibile), 
  2. ti consiglio di porre più attenzione al sottotitolo perché indica l’ argomento trattato. E’ come se il titolo fosse la carta regalo e il sottotitolo la scatola del regalo aperta. 
  3. Da un autore(i): capire chi è, la sua storia e la storia di pensiero…dai una letta anche veloce e superficiale.. avere queste informazioni ti farà capire meglio le motivazioni di ciò che è scritto.”

La lettura e la comprensione sono state più veloci e chiare in questo secondo caso, vero?


Infatti, dalla struttura e dall’impatto visivo puoi già capire gli argomenti principali rispetto ai secondari e puoi trovare molto più facilmente una singola informazione.


Hai già di fronte a te la gerarchia tra i contenuti e il numero di argomenti chiave.

Quanto tempo hai risparmiato?


Parte di questi argomenti sono insegnati nel corso di lettura veloce, proprio perché impari a scremare le informazioni e scannerizzare i testi.

Parentesi

Anche per questo chi dice che la lettura veloce non funziona è perché proprio non la usa:

semplicemente scorre più velocemente gli occhi dalla prima all’ultima parola (!!).

Atteggiamento e impatto emotivo

atteggiamento-e-impatto-emotivo-nello-studio

Da non sottovalutare l’impatto emotivo, visto che trovarsi di fronte un libro o una dispensa scritta con l’effetto muro, di certo non incentiva.. almeno questo è quello che accade a me:


io di solito rinuncio e cerco informazioni simili scritte in modo più caritatevole ;-), soprattutto quando navigo nel web.


Per non parlare di quelle fantastiche pagine scritte in caratteri rosa su sfondo verde, ma in questi casi si può fare un semplice copia/incolla e portare tutto su un file di testo.

E tutto questo perché torniamo sempre al solito discorso: di solito, chi insegna non sa nulla delle strategie di apprendimento.

In realtà un libro è una miniera di informazioni, che la maggior parte delle volte tralasciamo perché nessuno ci ha insegnato ad estrapolarle.

Come hai appena visto, sembra che qualcuno faccia apposta a nasconderle..

..anche se lo scopo dovrebbe essere il contrario.

Come studiare un libro o un testo?

suddividere-un-testo-per-studiare-e-capire

Qui di seguito le suddivisioni fondamentali che ti aiuteranno a capire “com’è formato un libro” e ti faranno diminuire drasticamente i tempi di apprendimento.

  • Autore(i):
    capire chi è, la sua storia e la storia di pensiero…dai una letta anche veloce e superficiale.. avere queste informazioni ti farà capire meglio le motivazioni di ciò che è scritto
  • Introduzione:
    rappresenta la chiave per leggerlo
  • Conclusioni:
    aiuto per la tua sintesi finale
  • Indice analitico:
    aiuto per le parole chiave (mappe concettuali/flash card) e per fare il check-in del tuo livello di preparazione
  • Sommario:
    riporta fedelmente lo schema del testo

Di solito qual è la tua esperienza quando approcci un testo?

Faccio l’esempio di chi studia all’università, ma l’approccio funziona anche in tutti gli altri casi:

sei uno studente universitario e devi preparare diversi esami.

Quando apri un testo, tendi a escludere la parte che descrive il profilo dell’autore e la prefazione?

Dopotutto, sai che risparmio di tempo e fatica tutte quelle pagine in meno?

Sbagliato!


Di solito si tende a dirigere l’attenzione direttamente sull’ introduzione.


Questo accade sia per la fretta di acquisire subito le informazioni di interesse attraverso la guida del sommario, sia perché ti trovi a studiare più libri in poco tempo.

Inoltre le prefazioni e le introduzioni sono noiose e dopo le prime pagine faresti qualsiasi cosa pur di non leggerle.

Chi le scrive non fa di tutto per renderle attraenti da leggere, quindi..

Altre volte invece, è proprio il contesto a renderti difficile la comprensione:

poco tempo a disposizione, pressione psicologica, livelli alti di stress…

Sto parlando dei concorsi, per questo ho scritto un articolo che ti aiuta a superarlo.

Conclusioni

conclusioni

In conclusione, quante volte ti soffermi ad analizzare tutti questi aspetti e quante volte invece non fai altro che aprire il testo e iniziare a leggerlo/studiare/sottolineare/ripetere?

Qui sotto un testo che spiega in maniera efficace e approfondita come strutturare il testo ponendosi dalla parte del lettore.

P.S.

Molto importante:
se approcci lo studio in questo modo, la tua capacità critica ne risulta più rinforzata.

Questo perché l’ atteggiamento non è più quello di memorizzare le informazioni “cosi’ come sono scritte”, ma di capire anche PERCHE’ l’ autore ha una determinata opinione o sostiene una determinata tesi.

A questo punto sarai libero di abbracciarla o meno, confrontandola con le TUE opinioni.

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6 risposte

  1. Personalmente credo che la tecnica è valida ma per appropriarsene richiede molto tempo. Ricordare nomi di persone associazione numeriche con riferimenti a storielle è efficace, ma quando devi preparare un esame di legge come l’esame di stato che sta preparando mia moglie la cosa si complica. Ha perso mesi senza risultato e alla fine è dovuta ricorrere ai soliti schemi sottolineature e ripetere per superare l’esame. Matteo Salvo, Golfera, tutti bravi a vendere i loro metodi, ma i risultati fino adesso non li ha mai incontrati facendomi spendere tanti soldi. Il mio parere personale è per cose semplici come ricordare appuntamenti, date, nomi di persone sicuramente è valido ma per studiare materie ostiche universitarie pongo seri dubbi. Magari mi sbaglio oppure nessuno ha davvero messo a fuoco come realmente in poco tempo si può acquisire il metodo per superare gli esami. Mi farebbe piacere approfondire e ricevere i dovuti consigli. Grazie

    1. Ciao Roland, sono d’accordo con te.
      E’ oramai da tempo che cerco di trasmettere a chi mi segue, che una cosa è capire come funziona una tecnica per memorizzare una serie di parole, un’altra è studiare un testo..

      E’ molto, molto difficile preparare un esame nel modo in cui vengono generalmente insegnate le tecniche.. memoria, mappe o lettura che sia.
      Perché l’APPRENDIMENTO è un processo, mentre la maggior parte delle persone si concentra in un unico punto (o parte di esso).
      Proprio per questo, alla fine le tecniche vengono utilizzate per le cose più semplici, o lasciate perdere.
      La cosa deve essere contestualizzata e personalizzata il più possibile, all’interno di un METODO di studio.. appunto.

      Ho conosciuto gente creare “storielline” a gò-gò, e alla fine, oltre all’ovvia confusione, ne usciva un film degno di un regista di Hollywood 😉

      A parte la battuta, riguardo la situazione di tua moglie, dovrei avere più delucidazioni a proposito:
      Cosa significa “perso mesi”? Cosa è successo in quell’arco di tempo?
      Che non ha imparato nulla, che alcune cose non le entravano in testa oppure nonostante tutto sentiva di non essere preparata?
      Che quando leggeva capiva le informazioni ma al momento del recupero non riusciva a ricordarle?
      E come ha organizzato l’esame? Ha iniziato dal primo capitolo fino ad arrivare all’ultimo, utilizzando uno studio “in serie”, oppure confrontandosi di volta in volta con altri testi, procedendo in parallelo?
      Il suo livello emotivo rispetto all’esame la tradisce sviluppando ansia eccessiva?

      Sai, a volte basta una buona organizzazione e un buon piano di lavoro.

      Spero di averti risposto almeno in parte e se desiderate, contattatemi pure ed eventualmente possiamo fare il punto della situazione con una consulenza in via gratuita tramite Skype.
      Buona giornata!

    1. Mannaggia alle notifiche di WP, scusa il ritardo!

      Bisogna tener conto di diverse variabili e dei contesti:
      ad esempio, per quel che riguarda i testi su come usare le varie piattaforme, le dashboard, io lascerei perdere.
      Sono progettate per essere continuamente aggiornate e il risultato è che tra creazione, pubblicazione e studio del testo, quello che ci si ritrova tra le mani è già obsoleto anche dopo alcune settimane dall’uscita

      Praticamente si è in modalità “rookie” permanente

      Meglio capire profondamente i principi e ragionarci su

      Se invece facciamo riferimento a testi dedicati a linguaggi tipo Perl o Python, un vantaggio è sicuramente essere smanettoni:
      unire continuamente teoria e pratica fa la differenza

      >Capire un comando a cosa serve, perché lo si sta utilizzando

      >L’attitudine mentale, la voglia di testare senza paura di sbagliare, fare esperimenti

      >interfacciarsi e confrontarsi con altri utenti, ad esempio su Github

      Allora vedi che più che una tecnica specifica viene prima l’atteggiamento, l’indole, il modo di essere e comunicare

      Spero di averti in qualche modo risposto,
      attendo tue eventuali

    1. Ciao Chiara, in realtà il mio intento è proprio di migliorare l’esperienza di chi legge

      Io ad esempio, visto il tempo che passo davanti al monitor e oltre agli occhiali anti luce blu, uso sempre la modalità dark

      Sullo smartphone addirittura a volte modalità B/N

      Tu trovi migliore la modalità chiara?

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